lunedì 28 gennaio 2008

I bivi della strada

La via che hai percorso non era diritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa, da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi.
Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista, quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore, non lo sai, ma ugualmente provi rimpianto.
Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornata indietro invece di andare avanti. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che hai fatto in un attimo, anche se non lo sai, tra proseguire diritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.




(Va' dove ti porta il cuore)

giovedì 24 gennaio 2008

SOFFIA VENTO...SOFFIA....


Ritorno a scrivere dopo un po’ di giorni…chiedo scusa a chiunque abbia visitato il mio blog con la speranza di trovare un post su ciò che è accaduto sabato e domenica ma per me questo è un periodo in cui mi fa male guardarmi dentro, parlare di me…non mi va di parlarvi del congresso momento per momento, tanto chi c’era sa cos’è successo e a chi non c’era non credo interessi….allora vorrei dire soltanto una cosa…a poco a poco sto capendo piccoli ritagli del progetto che il Signore ha su di me…ho capito che questa vita è la mia vita e che cambiare direzione è duro ma se non lo fai sbandi..allora sono pronta a percorrere questa strada, sono pronta a fare tutto ciò che mi dirà perché mai come ora sto sentendo, sto ascoltando, sto capendo… per me il congresso è stato questo, la risposta a questa canzone che non a caso ho ascoltato per la prima volta a Chianciano…il vento ha soffiato su di me…

CERCO LA TUA VOCE
Dove sei, perché non rispondi?
Vieni qui, dove ti nascondi?
Ho bisogno della tua presenza: è l’anima che cerca Te.
Spirito che dai vita al mondo,
cuore che batte nel profondo.
Lava via le macchie della terra
e coprila di libertà.

rit: Soffia vento che hai la forza di cambiare
fuori e dentro me, questo mondo che ora gira,

che ora gira attorno a Te.
Soffia proprio qui
fra le case, nelle strade della mia città.

Tu ci spingi verso un punto che
rappresenta il senso del tempo,
il tempo dell’unità.


Rialzami e cura le ferite,
riempimi queste mani vuote.
Sono così spesso senza meta
e senza Te cosa farei?
Spirito, oceano di luce,
parlami, cerco la tua voce;
traccia a fili d’oro la mia storia
e intessila d’eternità.
rit.
(Gen Rosso)

giovedì 17 gennaio 2008

La strada da prendere

Se sei insoddisfatto di qualcosa - anche di una buona cosa che vorresti fare, ma non sei in grado di farla - smetti ora. Se le cose non stanno andando bene, ci sono solo due spiegazioni: o la tua perseveranza è messa alla prova, o hai bisogno di cambiare direzione. Per scoprire quale delle due opzioni è corretta - dal momento che sono opposte l'una all'altra - usa il silenzio e la preghiera. Poco a poco, le cose diverranno stranamente chiare, fino a che non avrai sufficiente forza per scegliere. Una volta che hai preso la tua decisione, dimentica completamente l'altra possibilità. E vai avanti, perché Dio è il Dio del Valoroso. Domingos Sabino dice: "Tutto va sempre per il meglio. Se le cose non stanno andando bene, è perché non hai ancora raggiunto la fine".
(Paulo Coelho, I racconti del maktub)

mercoledì 16 gennaio 2008

navigando tra i testi...

Adesso c’è che mi sembra strano parlarti
Mentre ti tengo la mano e penso a te
Che mi riesci a guardare senza occhi e lacrime amare...

Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente è
E niente c’è...

Adesso c’è che mi sembra inutile non capirti ancora...
Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente c’è
Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo
Per poi ridarlo un giorno solo a te
A te che non sei parte dell’immenso
Ma l’immenso che fa parte solo di te
Solo di te...

E tu, tu ti digrigni i tuoi denti mi lasci parlare non hai più paure
Digringni i tuoi denti mi lasci guardare non hai più paura amore!

Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente c’è
Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo
Per poi ridarlo un giorno forse a te
A te che non sei parte dell’immenso
Ma l’immenso che fa parte solo di te!
Solo di te...

E tu, tu digringni i tuoi denti mi lasci parlare non hai più paure
Digringni i tuoi denti mi lasci guardare non hai più paura amore!

(Negramaro-L'immenso)

martedì 15 gennaio 2008

tessera elettorale

Torno a casa (dopo una giornata di scuola in cui nessun docente, ad eccezione del bibotto, si è degnato di spiegare!) e trovo la TESSERA ELETTORALE!!! C'è frà.....allucinante! Mi sono gasata un casino! Ovviamente il mio lato paranoico ora cerca di prevalere ma preferisco non aggiungere altro perchè chi mi conosce sa che la mia sindrome di Peter Pan potrebbe essere inarrestabile e quindi vi saluto.
Bye bye
Saretta

lunedì 14 gennaio 2008

...il mio viaggio...

Quando ho pensato di aprire il blog mi sono ripromessa di non scrivere cose molto personali, un po’ perché certe cose preferisco dirle alle persone che decido io, un po’ perché quando dici certe cose non tutti ti capiscono. Ma stasera ho deciso di rendervi partecipi di una cosa che mi è successa oggi pomeriggio (ma che in realtà succede ogni volta in cui ci penso) anche se va contro alcune mie idee e anche se sicuramente non tutti riusciranno a capire quello che voglio dire.
Oggi pomeriggio ho fatto una guida (IL 23 HO L’ESAME!!!) e con la macchina dell’autoscuola siamo passati davanti alla parrocchia di S.Maria delle Grazie, nella zona 167 per intenderci. Beh, per chi non lo sapesse quella è stata la mia parrocchia fino al 2004, anno in cui ho cambiato casa e di conseguenza anche parrocchia. Come tanti flash sono apparsi davanti ai miei occhi innumerevoli ricordi, immagini dai contorni sbiaditi che si accavallavano e un sorriso quasi nostalgico che si dipingeva spontaneamente sulle mie labbra. Quella chiesa fa parte del mio “passato”(o di “una vita fa” come direbbe la Bonghi), di quel periodo così lontano e così diverso da quello che sto vivendo ora che lo sento quasi estraneo a me. Ogni volta che mi guardo indietro mi rendo conto di quanto la mia vita sia cambiata, di quanto sia cresciuta e di quanto devo ancora crescere. Quando si è felici si crede di aver sempre vissuto con felicità, quando avvengono cambiamenti radicali automaticamente tutto ciò che c’era prima svanisce nell’angolo più remoto dei ricordi, ma basta uno sguardo dal finestrino e tutto riprende vita, ti riporta a quello che eri e ti fa capire quello che sei. Ora come ora credo di aver capito chi sono, ma forse solo perché ho capito il senso di quello che facevo; per questo ripassare da quel luogo che era per me così familiare mi ha lasciato un po’ di nostalgia ma mi ha suggerito che se prima ero in un certo modo ora non posso essere diversa da quella che sono. Molto spesso, però, non è sempre così semplice capire i cambiamenti, guardarli con occhi obiettivi e scovare all’interno di essi un significato più profondo. Per fare questo occorre tempo, ma forse per me è trascorso quello sufficiente per poter dire certe cose. Oggi posso dire di averne capito alcune e di avere quella giusta consapevolezza per affrontarne altre (il Congresso ad esempio!). Molto spesso si dice che la vita è un viaggio, fino a poco tempo fa credevo di aver cambiato totalmente rotta, di essere uscita al casello autostradale sbagliato e che solo adesso mi sto rimettendo in carreggiata. Ma quell’immagine dal finestrino mi ha fatto capire che fino ad ora ho seguito i segnali giusti, mi sono fermata quando dovevo, ho rallentato quando c’era bisogno e ho accelerato quando le circostanze lo richiedevano. Ebbene amici, oggi mi sento di dire che la vita è un viaggio meraviglioso, che non contano le volte in cui sei rimasto imbambolato davanti ai segnali senza sapere la direzione da prendere se quando poi hai imboccato la tua strada ne eri convinto. Viaggiare è stupendo, ma lo è ancora di più quando riesci a capire la strada che stai percorrendo.
Quasi sicuramente non ci capirete molto, ma perdonatemi se il mio è stato un flusso di coscienza che solo alcuni potranno comprendere. Mi rendo conto che quindi non ho fatto quello che mi ero ripromessa inizialmente, e cioè parlare apertamente e non farmi capire solo da chi dico io. Per questa volta è andata così. Chissà la prossima!
Baci

piccola condivisione

PADRE MIO, IO MI ABBANDONO A TE
Padre mio,
io mi abbandono a Te
fa di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me,
ti ringrazio.
Sono pronto a tutto,
accetto tutto,
purché la tua volontà
si compia in me
ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l'amore del mio cuore,
perché ti amo.
Ed è per me una esigenza d'amore
il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani,
senza misura,
con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.
(Charles de Foucauld)

mercoledì 9 gennaio 2008

mi aggiungo anch'io

E' da un pò che penso di aprire un blog tutto mio, di avere uno spazio in cui scrivere e comunicare ciò che voglio e nel modo che a me piace...fino ad oggi ho sempre rimandato, un pò per mancanza di tempo, un pò perchè vorrei abbellirlo, ma tanto ho capito che se aspetto di renderlo definitivo va a finire che non lo apro più. E quindi oggi finalmente mi sono decisa a far parte del mondo dei "bloggettari". Sicuramente in corso d'opera farò delle modifiche per renderlo più bello e più accogliente.
Chiedo scusa a chi resterà deluso, a chi non piacerà o a chi crederà di trovarci chissà cosa di entusiasmante ma sappiate che questo è il mio spazio e quindi lo gestisco a modo mio.
baci baci
Saretta